La storia

 

La prima volta che abbiamo visto quella che oggi è diventata Cortechiara, siamo rimasti colpiti dalle grandi stanze con volte a botte della casa del Mignano, dai particolari della vita di un tempo ancora conservati: la “pila” per lavare la biancheria, la cisterna nella camera che costituiva la riserva d’acqua, gli antichi fornelletti in pietra per cuocere i cibi, gli “stipi” usati come dispense. Tutto ti riportava a quella che doveva essere stata la vita di un tempo lì a Matino, dentro e fuori la corte.

La casa era in totale stato di abbandono, le pareti scrostate, nessun tipo di impianto funzionante, macerie sparse nelle stanze. Eppure la sua bellezza potenziale riuscivi a vederla. I soffitti fatti con i tufi e la malta, i camini, i pavimenti in cocciopesto di una volta, se ben recuperati, potevamo restituire valore alla struttura e farla diventare un posto piacevole dove passare del tempo, non solo d’estate, ma durante tutto l’anno, ogni qualvolta si avesse bisogno di staccare la spina e rigenerarsi con i tempi lenti e il tepore avvolgente di un paesino del sud, quale è Matino.

Così abbiamo deciso di lanciarci in questa avventura – le radici salentine hanno contribuito molto nella decisione- e nel 2011 abbiamo cominciato il lento, faticoso, ma appassionante lavoro di recupero di Cortechiara. Abbiamo cercato di rispettare lo spirito dei luoghi, lasciando allo stato originario i diversi ambienti, recuperando il più possibile i pavimenti già esistenti, riportando alla luce i particolari delle volte, degli archi, dei camini. Anche per le terrazze abbiamo utilizzato, restaurandoli uno a uno, i mattoncini rossi in cotto risalenti al ‘600 che abbiamo trovato nella casa.

I pavimenti non recuperabili li abbiamo sostituiti con materiali in pietra, cocciopesto o resina posati da mastri artigiani esperti del luogo. I bagni li abbiamo voluti invece moderni e funzionali, con ampie docce e sanitari di design, resine o mosaici dai colori brillanti.

 

Per gli arredi abbiamo voluto mettere insieme mobili antichi restaurati in loco con pezzi nuovi ricercati con cura, accostando diversi stili e facendoci ispirare dalle centinaia di riviste sfogliate durante lo svolgimento dei lavori. Tutto l’abbiamo scelto come se dovessimo abitarci noi in tutti gli appartamenti, doveva piacerci. Non abbiamo pensato ad una residenza per le vacanze, ma ad una casa nostra!

Tutta l’impresa, per noi che la seguivamo da lontano, essendo residenti in provincia di Torino, ci è sembrata interminabile. Innumerevoli sono stati i viaggi per seguire le maestranze, per controllare l’avanzamento delle opere, raccogliere spunti e indicare soluzioni.

Ma ce l’abbiamo fatta. Dal 2015 Cortechiara è pronta anche per gli ospiti e per chi desidera trascorrere momenti piacevoli nel borgo antico di Matino e in una tipica casa a corte salentina.

 

Vi aspettiamo.

Rosanna, Luca e nostra figlia Chiara.
Il nome Cortechiara, oltre che per la luce e il colore delle pareti della casa, è soprattutto un omaggio e una dedica a lei.

 

 

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Il progetto di recupero di Cortechiara è stato seguito dall’Arch. Giuseppe Romano e dall’Ing. Alessandro Romano.
Il restauro conservativo lo ha curato Ludovico Accogli.